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Le Torri di Bosa - Sardegna<br />

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LE TORRI COSTIERE
Disseminate lungo tutto il litorale, colpiscono ancora per la loro imponenza, le antiche torri edificate in periodo spagnolo (XVI – XVIII secolo) a difesa delle coste sarde allora minacciate dalle incursioni barbaresche. In realtà s’iniziarono a costruire torri difensive costiere già durante il dominio pisano, ma solo all’indomani della battaglia di Lepanto (1571), quando la Spagna modifica la sua politica antibarbaresca da offensiva a difensiva, se ne intensificò la costruzione. Da questo fervore edilizio non rimasero escluse le nostre coste, da Capo Marargiu alla marina di Tresnuraghes, tanto che nel giro di pochi chilometri videro la luce ben cinque torri – Foghe, Ischia Ruja, Colombargia, Bosa, Argentina -, che continuarono la loro azione difensiva sino alla metà del XIX secolo, quando con decreto regio si cessò di considerarli luoghi fortificati del Regno d’Italia. Costruite tutte con le pietre reperite in loco – per lo più tufi trachitici -, esse occupano posizioni dominanti rispetto al territorio, laddove il paesaggio aspro e selvaggio non garantiva un difficile approdo.  Le torri di più piccole dimensioni avevano generalmente lo scopo di avvistare e segnalare eventuali pericoli, mentre le più grandi erano destinate alla difesa pesante e per questo meglio equipaggiate. A presidiare le torri era preposto un alcade, il comandante della guarnigione, soldati in numero variabile e, dove necessario, anche un artigliere. Tutte le torri, poi, facevano capo ad una Reale Amministrazione, un organo governativo col compito di sovrintendere al loro perfetto funzionamento.



TORRE DI BOSA
La torre fu costruita nella metà del XVI secolo sugli affioramenti trachitici dell’Isola Rossa, allora staccata dalla terraferma, a difesa di quel tratto di mare prospiciente la foce del Temo e la stessa città, più esposto ai pericoli ed anche il più ambito dalle incursioni nemiche. La torre, infatti, realizzata in tufi trachitici del luogo, è la più grande ed imponente di questo tratto di costa (il diametro interno supera i tredici metri), è costituita da un unico piano con volta a cupola, e fu adibita alla difesa pesante.
Era presidiata da un alcade, sei soldati ed un artigliere, ed era dotata di sei cannoni di vario calibro e sette fucili.
Baluardo di difesa sino alla seconda metà del XIX secolo, la torre è stata restaurata agli inizi degli anni Ottanta ed è oggi utilizzata a scopi culturali.
TORRE ARGENTINA
La torre, costruita sul promontorio di Punta Argentina a 33 metri s.l.m., è anteriore al 1578 e aveva il compito di avvistare e segnalare l’arrivo del nemico. E’ costituita da un solo piano con volta a fungo e vi si accedeva tramite un ingresso collocato a tre metri dal suolo. Era presidiata da un alcade e due soldati e dotata di tre fucili ed un piccolo cannone; inoltre è in collegamento visivo con la torre di Bosa, più a sud, e di Colombargia.
TORRE DI COLOMBARGIA
La torre sorge su di un piccolo promontorio a breve distanza dalla frazione di Porto Alabe, dove fu costruita prima del 1577.
La torre, di medie proporzioni, fu edificata in forma cilindrica – l’unica della zona, dove prevale la forma troncoconica – con il materiale facilmente reperito nelle vicinanze, basalto e arenaria calcarea, e presidiata da un alcade e due soldati. Preposta all’avvistamento del nemico, era armata con tre fucili. E’ collegata a vista con le torri d’Ischia Ruja a sud e di Bosa e Argentina a nord.
TORRE DI FOGHE
Edificata con tutta probabilità prima del 1591 in località Punta di Foghe a 70 metri s.l.m., anche questa torre aveva il compito di avvistare e segnalare gli eventuali nemici.
Costruita interamente in basalto oggi presenta seri danneggiamenti e cedimenti nella parte sinistra dell’ingresso. Vi risiedevano un alcade e due soldati ed era armata con due fucili, una spingarda e un cannone di piccolo calibro.
TORRE D’ISCHIA RUJA
La torre, conosciuta anche col nome di Toròlo e attualmente in precarie condizioni statiche, fu edificata prima del 1591 e, come quasi tutte quelle della zona, la sua funzione principale era l’avvistamento e la segnalazione del nemico. A questo scopo vi risiedevano un alcade e due soldati ed era armata di tre fucili.

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